venerdì 30 settembre 2011

CROCIATA LEGGE BAGNASCO (E SCEMO CHI NON LO LEGGE)

Dopo "Carfagna legge Bagnasco" (autocit.), ecco "Crociata rilegge Bagnasco", perché non si dica in giro che il presidente della Cei è uno che sa esprimersi in maniera chiara da solo. Visto a non fare nomi, Bagnà? Allora ti becchi prima le flautolenze nelle sagrestie, e poi le crociate di Crociata. Che se ne esce con una delle cose più divertenti da quando l'uomo ha inventato la Bibbia:  "A scanso di equivoci la Cei, notoriamente, non fa i governi e nemmeno li manda a casa".
A scanso di equivoci, notoriamente, Bagnasco mandi Crociata a fare il portavoce della Gelmini (tra il tunnel Ginevra-Gran Sasso e la Chiesa che non fa politica non so scegliere quale sia la più ganza...), e riprenda la parola: dica, Bagnasco, se nella sua sagrestia c'è qualcosa che puzza, se ce l'aveva con Berlusconi o con Penati, se intendeva biasimare il premier mignotauro (cit. Blob) o l'intera comunità dei cristiani italiani bassi, con le orecchie enormi, sessuomani e presidenti del Consiglio.
Sarebbe bellissimo avere un "Bagnasco legge Bagnasco", e magari potremmo buttar dentro una di quelle minchiate interattive: facciamo un testo a risposta multipla, così gli stessi lettori possono dare il loro indirizzo al discorso.
Si fa per giocare eh, notoriamente questo blog non legge Bagnasco. A scanso di equivoci.

giovedì 29 settembre 2011

ARIA PESANTE NELLE SAGRESTIE

"Ho letto le parole di Bagnasco con grande attenzione e, da cattolica, un minimo di travaglio. Certo, sono dirette anche a Berlusconi: ma Bagnasco ha fatto un discorso erga omnes, a tutti, all'aria pesante che c'e' ovunque, a tutti i livelli politici. Forse si riferiva anche al caso Penati. Forse anche in alcune sagrestie c'e' un'aria pesante". 
Mara Carfagna,  ministro alle Pari Opportunita', a Omnibus, su La7
Notate il giro perfetto:
Lei cristiana travagliante di default le ha lette, le dichiarazioni di Bagnasco. Sono rivolte ANCHE a Berlusconi, o sono rivolte al signore. Rendiamogli grazie, perché ha fatto un discorso erga omnes, e lei, la Carfagna, usa il latino perché fa tanto buona collegiale istruita nelle migliori scuole dei preti che poi appena esco la sera vado di gang bang, ma sempre a mani giunte e genuflessa. Ma l'aria pesante c'è ovunque sia chiaro, e Bagnasco pensava anche un po' a Penati quando parlava delle misure anti-crisi, aspetta come le ha chiamate... ah ecco: "scombinate e poco serie". Sì sì, quello è proprio Penati. Non fa i nomi per carità cristiana. Forse, e il cerchio si chiude, c'è aria pesante nelle sagrestie... E qua delle due l'una: o un generico chierichetto ha scoreggiato, oppure Bagnasco si riferiva alla Chiesa erga omnes, era un'autocritica, per la misericordia.

mercoledì 28 settembre 2011

LA DEFINIZIONE DI COGLIONE

Tutta colpa di un biglietto 'vecchio', che non conteneva nel prezzo un aumento, recente, di 30 centesimi.
Per questo un controllore de 'La Marca', la societa' di corriere di linea trevigiana, ha fatto scendere una bambina di appena 10 anni dal bus che la stava riportando a casa da scuola. La storia, riportata dalla Tribuna di Treviso, risale ad una settimana fa.
Salita sulla tratta Oderzo-Meduna, la bambina e' stata fatta scendere dopo una sola fermata perche' il controllore ha riscontrato l'irregolarita' nel biglietto. "Il biglietto era valido- sostiene la madre, Stefania Griguol- almeno cosi' mi avevano assicurato. Era stato acquistato a maggio all'edicola di Motta di Livenza. Nonostante l'aumento di 30 centesimi, dalla Societa' non era arrivata alcuna circolare ai rivenditori che quei biglietti non fossero validi. Di quella serie ne erano stati usati in famiglia senza problemi". Il fatto ha scatenato proteste e reazioni indignate.
A partire proprio dalla madre della bimba: "Sono ancora senza parole e senza parole sono i numerosi genitori che mi hanno contattato. Qualcuno ha gia' rinunciato a far salire il proprio figlio in corriera". Ma non solo. "Fatto gravissimo e increscioso", lo ha definito, sempre su la Tribuna di Treviso, il presidente della Provincia Leonardo Muraro, che ha anche chiesto scusa alla famiglia della bambina. La Provincia e' anche maggiore azionista della societa' La Marca. Ha poi specificato che "se il racconto della famiglia sara' confermato dai riscontri, quel controllore rischia la sospensione dal lavoro". Infine la dirigente scolastica dell'istituto Brandolini, frequentato dalla bambina, Tamara Tonello: "Sono a dir poco basita per il comportamento del controllore, e' inconcepibile lasciare una bambina a piedi. Tra l'altro e' una scolara molto diligente e responsabile. E per fortuna ha saputo districarsi bene da quella situazione imprevista. Non tutti i bambini possono avere il sangue freddo dimostrato dalla piccola". L'alunna non si e' infatti persa d'animo e con il cellulare ha chiamato subito la madre.
(Grazie all'Agenzia Dire)

martedì 27 settembre 2011

COME SI METTE PAUSA?

Sono, siamo, a quasi un mese di vita sospesa. Di giornate senza quotidiano, di sveglie da un sonno smozzicato e stanco. Di lacrime, e sorrisi di sponda. Di nostalgia della tv, del cinema, di una pizza, di una cena, del sesso, di un'ora di tennis. Di mancanze, continue mancanze e sottrazioni. E nemmeno quell'alito di fresco ottimismo disperato che ti porta a pensare che dai, magari domani passa tutto. Non passa un cazzo. Può solo peggiorare, e infatti peggiora sempre. Abbiamo capito la lezione, tra l'altro. C'è scritta da qualche parte nei Salmi: "Insegnaci a contare i nostri giorni, affinché la saggezza ci discenda dal cuore". Il conto è aperto, sono saggio abbastanza? Vorrei chiudere qui, se possibile. Chiunque tu sia, ti giovi di un credito illimitato. Ma a me non m'hai mai fottuto. Che la vita faccia tutto il corso che le pare, basta però. Ché lo strazio ha corroso le facce che amo, e sopporterò ancora, non posso fare altrimenti. E' questa impotenza che mi spacca il cranio. E comincio a non poterne più. Come si mette pausa?

sabato 24 settembre 2011

MA L'OSSIMORO ETICO VA SGAMATO, STRONZI (post un po' volgarotto)

E lo so che sgamare su pubblica piazza i cazzi altrui non è una cosa bella. E lo so che quel blog ha illato, senza prove. E lo so che i giornali hanno ripreso tutto, affanculo la verifica delle fonti. E lo so che i presunti omosessuali ne sono usciti alla grande in fil d'autoironia. E lo so che tutti, ma proprio tutti, hanno giustiziato l'outing forzato in  nome di un'enormità di argomentazione giustissime (queste, per esempio. O queste, o ancora queste). Tutti, pure i gay stessi, quelli ufficialmente organizzati, si sono incazzati.
Però io nel mio piccolo sogno che gli stessi autori della lista maledetta trovino un disperato pronto a sacrificarsi sull'altare della coerenza. Che adeschi Gasparri, che se lo trombi tutta la notte, e che filmi tutto. E che lo pubblichi. Perché sarò strano io, ma quelli che dicono una cosa e ne fanno un'altra mi stanno dannatamente sulle palle. La chiamano ipocrisia. Io li chiamo i professionisti dell'ossimoro etico: i ricchioni omofobi, i devoti che vanno a puttane, i bacchettoni che pippano, i preti che violentano i chierichetti, i poliziotti che picchiano a gratis, i negri che odiano i negri, Magdi Cristiano Allam.
Vanno tutti, maledettamente, sputtanati.

mercoledì 21 settembre 2011

INGROSSO BANANE

Sentite, sono giorni orribili, fatti di stress e dolore. Per ora, in mancanza d'altro, fatevi bastare questa foto che ho scattato stamattina a Benevento. A me è bastata per farmi due risate (pensate un po' come sto...).

venerdì 16 settembre 2011

MA LA SAPEVANO TUTTI QUELLA DELLA GRATTACHECCA, DAIIIII

Da una nota dell'Università La Sapienza:
"La ormai famosa domanda sulla "grattachecca" ha avuto oltre il 56% di risposte positive (solo altre 6 domande hanno avuto una positivita' maggiore)".
E ancora:
"La provenienza secondo la residenza è stata la seguente: Lazio 66%, Campania 18%, Puglia 3,4%, Molise 3,3%, Calabria 2,5%, Sicilia 2,3%, Umbria 1,4%; Basilicata 1%, Abruzzo 0,9%, Marche 0,4%, Toscana 0,3%; altre regioni <0,01-0,1%. (ad es. <0,05% Lombardia).

A occhio c'è un 10% dei ragazzi romani che vogliono entrare all'Università che ignora cosa sia una "grattachecca". Cose da pazzi, tsk tsk...

giovedì 15 settembre 2011

A CHI SE METT' 'A COPP'

Le piccole cose spiegano tutto, certe volte. Vorrei tanto essere stato testimone di quel momento epico in cui un genio al Comune di Napoli ha deciso che, in nome di una sacrosanta battaglia di civiltà contro "manifesto selvaggio", andava fatto qualcosa. E quel qualcosa è........ attaccare sui manifesti abusivi altri manifesti di censura. Non toglierli, e ripulire il muro. No. Carta su carta, scopa! In attesa (ore, minuti...) del prossimo manifesto illegale a coprire tutto. E infatti, se guardate bene la foto: sull'avviso del Comune ci hanno immediatamente affisso un annuncio mortuario.
Facimm' a chi se mett' 'a copp', insomma. Solo che 'o gallo 'ncopp 'a munnezza è più scemo della munnezza.

lunedì 12 settembre 2011

SANTANCHE', KLAUS DAVI, MADONNA E BERLUSCONI: SCOVA L'INTRUSO

Vi faccio un sunto della questione, poi procediamo con voti e premiazioni.
Daniela Santanchè, sottosegretario all'Attuazione del programma, va da Klaus Davi, su You Tube e se la prende con Madonna: "Sono veramente stupita dalle dichiarazioni che Madonna ha rilasciato contro Berlusconi e gli italiani. Spero che il suo film se lo veda da sola. E' esecrabile che addirittura, proprio lei che si chiama Ciccone, sottoscriva nell'intervista a 'Oggi' quanto riportato dal settimanale inglese 'The Economist' su Silvio Berlusconi e che quindi sia d'accordo sul fatto che il premier avrebbe 'fregato gli italiani e sarebbe da licenziare, perché un vero disastro'. Mi dispiace davvero perché Madonna va contro la scelta democratica di milioni di italiani che hanno voluto e votato con convinzione questo Governo".  Se avete il pessimo gusto di ascoltare l'intervista, vi segnalo i dieci secondi migliori (00:56-1:06) quando un indignato Klaus Davi domanda: "Secondo te questa gente da chi è influenzata? Perché non è la prima (Madonna) che fa questi giudizi a cavolo..."
Insomma: la Santanché da Klaus Davi attacca Madonna perché criticando Berlusconi offende milioni di italiani.

Devo ritirarmi al bagno per decidere cosa mi faccia più ridere, mi date una mano?
- Daniela Santanché che minaccia Madonna e il suo nuovo film
- Daniela Santanché che per prendersela con Madonna va da Klaus Davi
- Klaus Davi
- La faccia di Madonna quando il suo press agent le darà la ferale notizia
- Madonna che apprende di aver appena sottoscritto a Oggi una cosa dichiarata all'Economist, mettendo a repentaglio le gerarchie costituite della stampa mondiale
- Il sillogismo secondo cui se uno critica Berlusconi offende milioni di italiani. Per lo stesso motivo, allora, se io chiamo la Santanché "ridicola puttana" (ma non lo faccio, sia chiaro, se non al confessionale, e poi lì nessuno lo viene a sapere perché tengo il mio prete in pugno per alcune foto un po' così) offendo anche milioni di italiani che l'hanno messa a sottosegretariare l'Attuazione. Per dire.
- Santanché, Klaus Davi, Madonna e Berlusconi tutti nella stessa frase. Per la serie: trova l'intruso
- Le migliaia di italiani (e non) che si chiamano Ciccone, condannati per sempre a tacere sul nostro premier
- Gli italiani  

sabato 10 settembre 2011

BATTO UN COLPO

E con questo sgamo una debolezza. Fate una ricerca su Twitter, prendete le nomination al Macchianera, oppure basta buttare un occhio qua sotto, sì un po' a destra, dove c'è una selezione dei blog che leggo. Sono una cricca. Sono i migliori, per certi versi. Li legge un pacco di gente, ma soprattutto si leggono a vicenda, si conoscono di persona pure, si linkano a catena, in una gang bang di citazioni altroreferenziali. Piacevoli, divertenti, interessanti, intelligenti. Chessó, Bordone o Sofri o Mantellini o Costa, un po' meno Leonardo o Gilioli. Ma comunque. Una bella cerchia di spunti e cazzeggio di classe, di condivisione di idee, di stile, di notizie. Roba costruttiva. Ma provate ad entrare nel giro. Come si fa? Ecco la debolezza, ci sto arrivando: apritemi una porticina, please. Mi presento a sta festa di sconosciuti, date un'occhiata ad un blog minuscolo e rozzo, taumaturgicamente inutile. Voglio giocare anche io, se volete porto il pallone! Sono più piccolo, ma me lo concedete un minuto, un contatto, uno sputo? Che poi queste righe scritte su una seggiola d'aereo a misura di scricciolo finiscano nel nulla della rete è quasi ovvio, altrettanto che risultino patetiche ai miei masochisti lettori. Ma è la dimostrazione che ai blogger da migliaia di contatti non ci arrivi. Io non ci arrivo. Che me ne importa? Boh, magari è solo un infantile bisogno di attenzione scatenato da quella hostes che mi offre acqua a pagamento ma nemmeno mi guarda. Ma la questione magari attiene molto alle cerchie socchiuse di contatti e conoscenze che come nella realtà fanno il successo o la sconfitta dei talenti. Al dio passaparola, che peró quando la parola non passa dalle tue parti poi finisci a scrivere sfoghi scriteriati come questo. Alla considerazione di se stessi pur in una dimensione hobby. Al voler parlare a tante persone tutte assieme, forse per essere sicuri di non sprecare attenzione su cose che non interessano a nessuno. Alla possibilità di essere ascoltati. E magari cestinati, ma prima valutati. Oppure facciamo finta che questo post non sia mai stato scritto. Aspetta validazione da uno dei succitati bestblogger. Il resto è fuffa da cabina troppo pressurizzata.

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giovedì 8 settembre 2011

THE DARK SIDE OF ALITALIA

Qualcuno, uno qualunque, magari uno stagista dell'ufficio stampa, magari riuscirà a spiegarmi come è possibile che sul volo Alitalia Napoli-Milano Linate faccio il web checkin, scelgo il posto A1 e faccio spuntino gratis, mentre sul volo Alitalia Napoli-Milano Malpensa, operato da AirOne, non riesco a fare il web checkin (nemmeno al telefono con l'operatore a pagamento che mi risponde laconico: "Il computer mi dà errore" con la stessa competenza di mia nonna davanti al web), per sedere nelle prime due file mi costa 20 euro in più, vendono maggiorate pure le file emergency (che invece dovrebbero restare libere fino alla fine e che comunque debbono essere occupate per forza da persone senza difetti fisici) e se voglio un bicchiere d'acqua devo pagare.
Mi pare chiaro che esiste una Alitalia low cost e non ce l'hanno detto. Sicuramente non ne fanno menzione quando si compra il biglietto. Facciamo così, appena ho un attimo da dedicare alla polemica chiamo l'ufficio stampa Alitalia e vi fo sapere.


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mercoledì 7 settembre 2011

MAGNANO PERO' ORA PAGANO

Tanto tuono' che infine piovve sui tavoli dei Senatori. Da ieri, come promesso, Palazzo Madama ha rivoluzionato i costi del suo raffinato ristorante avvicinandoli ai prezzi di mercato, insomma a quelli del mondo fuori.
Se dunque prima si spendevano 1,60 centesimi per un primo piatto, tra i 3 e i 5 euro per un secondo di pesce o meno di 3 euro per una bistecca di manzo, adesso tutto cambia. Primi da 6 a 11 euro, pesce che supera i 24 euro, carne che va dai 16 ai 24 euro.
Questo il 'menu del giorno' di ieri (grazie all'Agenzia Dire):

ANTIPASTI DEL GIORNO: Prosciutto con fichi 5,35 euro; crostini integrali con funghi e mozzarella 5,35; Carpaccio di pesce spada con songino e salsa al pompelmo rosa 15,37; antipasto al buffet 9,53.
PRIMI DEL GIORNO: Spaghetti con pomodorini ciliegino e basilico 6,02 euro; risottino al ragu' di pesce con zucchine 6,02; trofiette fredde con gamberi, rucola e dadolata di pomodoro 11,53; minestra di pasta e patate 6,02; zuppa ricca di verdure 6,02.
SECONDI DEL GIORNO: Filetto di ombrina al forno con aglio e rosmarino 24,06 euro;
frittatine con patate 10,03; medaglioni di filetto di manzo al limone 16,54.
SERVIZIO GRILL: Spigolette alla griglia 24,06 euro; hamburger di manzo ai ferri 10,03.
PATATE: Patate arrosto 5,35 euro; patate prezzolate 5,35.
VERDURE: Bietina al limone 5,35; zucchine bollite 5,35; fagioli al sedano 5,35; finocchi lessati 5,35; carote bollite 5,35.
INSALATE: Cappuccina 5,35 euro; lattuga 5,35; indivia belga 5,35; finocchi 5,35; rucola 5,35; radicchio 5,35; julienne di carote 5,35; pomodori con alici 5,35; crudite'es 5,35.
BEVANDA STANDARD 0,67 euro
DOLCI AL CARRELLO 4,01 euro
PANE E SERVIZIO 0,52 euro.
C'e' poi l'elenco delle pietanze fisse con i PRIMI PIATTI a 6,02 euro (riso all'inglese, pasta al naturale, pasta al pomodoro e minestrone).
Variano i prezzi per il SERVIZIO GRILL con una bistecca di manzo a 16,54 euro, petto di pollo a 10,03 euro e la lombata di vitella a 24,06 euro.
FORMAGGI a 4,01 euro con una ricca scelta: fiordilatte, gorgonzola, taleggio, emmenthal, fontina Val d'aosta, caciotta toscana, provolone piccante, ovolina di bufala e parmigiano reggiano.
Seguono gli AFFETTATI: salame felino 7,52 euro; parma cotto 4,01; ghirlandina 4,01; crudo di Parma 7,52; crudo San daniele 7,52; speck 4,01.
Chiudono FRUTTA E DESSERT: frutta di stagione, macedonia di frutta e frutta cotta a 2,35 euro; dessert del giorno 4,01.

Resta il mio personale dubbio su tutti quei 2 centesimi a pietanza in più, chissà magari fanno mancia...

ONOREVOLI ATTENUATORI

Ancora un po' di meno, un altro taglietto lì, un altro ancora lì e i nostri parlamentari ce la faranno a far la figura dei martiri che si abbassano gli stipendi senza abbassarseli davvero. Roba fresca fresca, una lunga volata verso la votazione: nel maxiemendamento sostitutivo della manovra cambia ancora una volta la riduzione dell'indennita' dei parlamentari e si allenta il prelievo per coloro che percepiscono altro reddito.
Innanzitutto, rispetto al testo originario dell'articolo 13, viene specificato che ai membri degli organi costituzionali a cui si applica la riduzione del 10% delle retribuzioni o indennita' nella parte eccedente i 90 mila euro e del 20% per la parte eccedente i 150 mila euro sono esclusi "la presidenza della Repubblica e la Corte Costituzionale" e vale per gli anni "2011-2012-2013". Per quanto riguarda i parlamentari con un altro reddito, ossia, come si legge nel testo del 'maxi', "che svolgano qualsiasi attivita' lavorativa per la quale sia percepito un reddito uguale o superiore al 15% dell'indennita' parlamentare", la riduzione si applica in misura del 20% nella parte eccedente i 90 mila euro e del 40% nella parte eccedente i 150 mila euro. Nel testo originario della manovra, invece, chi percepiva un altro reddito (uguale o superiore al 15% dell'indennita' parlamentare) subiva una riduzione "dell'indennita' parlamentare del 50%".


martedì 6 settembre 2011

SE I TRENI NON FANNO WELFARE

In una "appuntita" risposta ad un lettore-pendolare che su Repubblica lamentava il prezzo insostenibile degli abbonamenti Alta Velocità, Federico Fabretti, direttore centrale media delle Fs, argomenta quanto segue: i biglietti e gli abbonamenti AV non rientrano in nessun contratto di servizio pubblico, e "la possibile riduzione del prezzo a favore di lavoratori e studenti è una misura di welfare che, ovviamente, non compete alla società per azioni Trenitalia ma alle istituzioni".
Lo dico da antico pendolare Napoli-Roma che si è visto aumentare l'abbonamento in 4 anni da 170 euro ai prossimi 400 euro (fate voi le percentuali che mi vien da vomitare): caro Fabretti, è comodo fare la società per azioni senza responsabilità di welfare da monopolista assoluto del trasporto su ferro, eh? Buttarla sul mercato quando non c'è concorrenza è esercizio davvero cretino, che non sta in piedi nemmeno un secondo. Se poi vuol dire che Trenitalia, in quanto società per azioni in uno Stato assolutamente ridicolo, puó fare con i prezzi un po' il cazzo che gli pare, allora siamo d'accordo. Anticipo una eventuale obiezione che Lei, Fabretti, potrebbe farmi se mai incappasse in questo bloggaccio: mica è obbligato a prendere l'Alta Velocità, ci sono anche altri treni più economici... Ecco, evitiamo di prenderci per fessi: da quando gli AV fanno incassi dignitosi gli intercity sulla tratta Napoli-Roma sono improvvisamente dimezzati, mentre (soprattutto negli orari da pendolo) di AV ce n'è uno ogni ora. Piuttosto che pendolare nei carri bestiame ad orari obligati e con ritardi stratosferici spesso conviene starsene a casa a fare il disoccupato affamato. Il walfare non compete a Trenitalia, ma almeno la briga di non prendere in giro la gente ve la potete accollare? Ma checchè ne diciate il trasporto su rotaia E' servizio pubblico. Sono anni che ho smesso di scusarvi per il disagio, e l'unico motivo per il quale non vi ho ancora trascinato in tribunale per tutti i danni morali e materiali che i vostri ritardi ad Alta Velocità (ah non lo sapete? Gli abbonati non hanno diritto ad alcun rimborso, mai, come se non pagassimo) mi hanno causato è che ci rimetterei altra salute e danari. Perchè garantire sempre il servizio per cui l'utente paga non è welfare, è stare sul mercato in maniera onesta, senza abusare di posizioni dominanti e della infinita pazienza della gente. In questo periodo in cui tutti si abituano a tutto, anche a galleggiare in una realtà di diritti dimezzati furbescamente con la scusa della crisi, sono proprio risposte come quella di Fabretti che stonano alla grande. Una volta c'era il buon gusto di stare zitti, di fottere il cittadino ma di concedergli almeno il sollievo di una manata di silente vasellina. Ora no, ora si va giù duro. E con la sabbia.
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lunedì 5 settembre 2011

EVADERE TUTTI, EVADERE TUTTO

Sul Post Filippo Facci riesce a buttare nello stesso pezzo lavavetri ed evasori milionari. Annaspando dentro un enorme unico fascio d'erba, però, scatena i suoi lettori sull'infinita questione delle tasse da pagare sì no quanto che scandalo ecc...
Io, che sono dipendente, sono costantemente sorvegliato dallo Stato. Davvero: mi scrive pure una volta al mese per chiedermi un centesimo in più o in meno. Ecco, io mi metto in mezzo tra quelli che vorrebbero castrare fisicamente gli evasori con la barca e quelli che per sfamare i figli non pagano l'Iva: diciamo che tutti dovrebbero essere messi nella condizione di evadere le tasse a piacimento. I dipendenti come i commercianti. Sta allo Stato andarli a prendere e fargli il culo. Ma sta a noi cittadini protestare (anche evadendo in massa, cazzo) perché questa enorme macchina burocratica mi chiede le stesse tasse della Svezia facendomi vivere a Napoli.
Io voglio pagare tasse altissime (già lo faccio d'altra parte) ma voglio in cambio servizi, funzionalità, civiltà. Altrimenti quello tra me e lo Stato che rappresenta la collettività (quindi anche me) non è un contratto equo. Ognuno faccia la sua parte. Perché non è detto che lo Stato sia sempre dalla parte del giusto.

venerdì 2 settembre 2011

MODENA E NAPOLI SONO SULLO STESSO PIANETA?


A Modena hanno contato i bambini sotto i 5 anni che nel 2010 risultavano iscritti nelle biblioteche cittadine: 1.341. Cioé  piu' di un bambino su 4 a Modena frequenta un posto pubblico pieno di libri, 15.000 volumi per l'esattezza, dedicati alla fascia 0-5 anni. Quelli sotto i 14 anni erano 7.376. L'ho letto su Redattore Sociale.
Beh, mi sono fermato qui. Ho alzato il culo dalla scrivania, ho aperto la finestra, ho guardato fuori. E ho guardato Napoli. Mi rivolgo al mio piccolo Umberto: scusa appapà, davvero.


Poiché per leggere Redattore Sociale bisogna essere abbonati, do la possibilità gratuita ai genitori miei conterranei di proseguire l'angosciante lettura di questo viaggetto in un posto alieno chiamato resto del mondo civile. Mi scuseranno i proprietari del copyright:


Le biblioteche cittadine guardano anche ai lettori piu' piccoli: alla Delfini di corso Canalgrande e' stato, infatti, allestito uno spazio per "lettori" fino a 3 anni di eta' accompagnati dai genitori o comunque da una persona adulta. Lo spazio, finanziato dal Comune e dalla Regione (costo totale dell'intervento 25 mila euro), fa parte del progetto "Nati per leggere". Si entra con le calze o, per gli accompagnatori con i copri scarpe, gli scaffali sono ad altezza bambino e ci sono cuscini e tavolini a forma di fiore. I libri sono di diverse forme e colori, di carta, gomma o plastica, da sfogliare o far suonare. Per le mamme che allattano c'e' una poltrona ed e' stata attrezzata anche una nursery. Modena aderisce dal 2002 al progetto "Nati per leggere", attraverso una rete di pediatri e bibliotecari che collaborano a promuovere anche tra i bambini piccolissimi il piacere della lettura. Aderiscono 11 pediatri, la divisione di pediatria del Policlinico, le biblioteche del Comune, il Centro documentazione della Provincia Cedoc. Cuore dell'Iniziativa e' il consiglio dei pediatri ai genitori affinche' leggano ai loro bambini a voce alta.